Oceano mare
Dettagli del libro
Titolo: Oceano mare
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Bur
Data di Pubblicazione: ottobre 1997
ISBN-13: 9788807819681
Pagine: 227
Formato: brossura
Reparto: Narrativa contemporanea
Voto: **
Molti anni fa, nel mezzo di qualche oceano, una fregata della marina francese fece naufragio. 147 uomini cercarono di salvarsi salendo su un'enorme zattera e affidandosi al mare. Un orrore che durò giorni e giorni. Un formidabile palcoscenico su cui si esibirono la peggior ferocia e la più dolce pietà. Molti anni fa questo e altri destini incontrarono il mare e ne rimasero segnati. Oceano mare li racconta perché, ad ascoltarli, si sente la voce del mare. Lo si può leggere come un racconto a suspense, un poema in prosa, un conte philosophique, un romanzo d'avventure. In ogni caso, vi domina la gioia rapinosa di raccontare storie.
Questa è stata la presentazione del libro che me lo fece comprare diversi anni fa.
Per anni non sono riuscita a leggerlo, come iniziavo mi trovavo in stato di confusione e poi avevo sempre altri titoli che avevo fretta di leggere.
Complice la Sfida LeggiAmo l’ho inserito nella mia lista alla voce 7 libri tra quelli che rimandiamo da sempre e che non abbiamo mai terminato e l’ho ripreso in mano.
Ho resistito, ho superato le prime 50 pagine e mi sono detta che potevo arrivare fino in fondo (io odio abbandonare i libri ma con questo mi era successo). La scorsa settimana l’ho finito.
In realtà ho scoperto che non si parla affatto del naufragio della zattera, o meglio, se ne parla ma è solo uno degli episodi contenuti nel romanzo. È stata completamente fuorviante per me la presentazione in quarta di copertina.
In realtà, sullo sfondo del mare, unico filo conduttore che percorre tutte le storie, il lettore incontra diversi strani personaggi, a volte surreali. C’è il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, Elisewin che nel mare cerca la cura al suo male di vivere
Personaggi che vanno e vengono, li ho persi e poi ritrovati più avanti, sempre più confusa alla ricerca di una trama che alla fine ho capito non esserci proprio. Più che un romanzo mi sono trovata davanti a tanti piccoli racconti, più trame troppo scollegate tra loro.
Oltre a questa assenza di trama la mia lettura è stata ostacolata da una struttura narrativa complessa, da uno stile che a volte probabilmente voleva essere poetico con continui a capo e parole ripetute mille volte.
Trovo che la scrittura di Baricco sia molto particolare, a volte difficile da seguire, densa di punteggiatura che sembra tesa a inseguire il suo pensiero più che far capire al lettore lo svolgimento della trama.
Ho letto molte recensioni più che positive su di lui ma sono rimasta delusa da questo libro. Forse non ero pronta ad affrontarlo, non mi trovavo nel momento giusto per leggerlo (sono molto umorale in questo).
Se all’inizio volevo dargli una sola stellina, la seconda se l’è meritata per le ultime pagine , soprattutto per il sorriso che mi ha strappato sul finale delle vicende del professor Bartleboom.
Siccome penso di essere io in difetto, e di non essere riuscita a capire lo scrittore,voglio dargli una seconda possibilità e comprare presto un altro suo libro.
Voi cosa mi consigliate?
Vi lascio con qualche passaggio che, nonostante tutto, mi ha colpita o mi è piaciuto:
… una ragazzina troppo fragile per vivere e troppo viva per morire…
(frase più o meno identica mi aveva colpito nel libro della Mazzantini Nessuno si salva da solo)
Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro e, e ti salverai.
Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c’è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.
... Venivano dai due più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l’universo, e invece nemmeno si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso...
Perfino tu, a poco a poco, hai cessato di essere un desiderio e sei diventato un ricordo.
Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perchè il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità.
Uno fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede.
Spero a qualcuna di voi possa piacere di più, con questo libro partecipo all'iniziativa di homemademamma.
Al prossimo libro
Cri
neanche a me è piaciuto. troppo fumoso, concordo.
RispondiEliminaMi fa piacere che qualcuno la pensi come me. Credevo di essere l'unica!
EliminaA me era piaciuto molto, forse perché così diverso dal solito. In preda a nuovo amore per questo Baricco avevo comprato altri due romanzi, ma non mi erano piaciuti come il primo: stesso stile=noia.
RispondiEliminaNon so se ora mi prenderebbe come la prima volta, già leggerne qui mi ha lasciato perplessa, mi sono chiesta perché mi fosse piaciuto, forse solo perché era una novità di stile per me che ero abituata al romanzo classico lineare o al massimo con flashback.
Però mi avevano consigliato e regalato Seta qualche anno fa che è molto più "tradizionale" e .. delicatissimo. Poche pagine molto piacevoli.. O almeno mi pare di ricordare così ;)
Seta, potrebbe essere il secondo suo libro da leggere.
EliminaGrazie per il suggerimento
Cara Cri, io sono un'amante spudorata di Baricco e quindi sono poco oggettiva, lo ammetto. Come ti raccontavo ieri, appena ho saputo che era uscito un altro suo racconto non ho resistito e l'ho comprato e divorato stanotte. Devo però ammettere che intorno a questo scrittore sono state innalzate aspettative molto alte ed è quindi facile rimanere delusi. Io stessa leggendo le recensioni sono rimasta a bocca asciutta su quest'ultimo suo libro che si chiama "Tre volte all'alba" e che forse non ho capito, lo rileggerò con calma.....però voglio trasmetterti il piacere che ho provato quando ho letto altre sue opere e in particolare: "City", di cui riporto qualche frase che mi è piaciuta:"....lì per lì mi venne da volergli bene, almeno un istante, fu come una liberazione. Ho cambiato treno. Anni di tragedia domestica cancellati da una frase da niente. Grottesco. Ma un sacco di volte è così, è così quasi sempre: si scopre alla fine che il dolore, tutto quel dolore, era inutile, che si è sofferto come bestie, ed era inutile, non era nè giusto, nè ingiusto, non era bello o brutto, era solo inutile, tutto quello che puoi dire alla fine è: era un dolore inutile. Roba da impazzire, se ci pensi, meglio non pensarci, tutto quello che puoi fare è non pensarci più, mai più." Non resisto: un altro pezzo:"Gli occhi che vedono i bagliori sono terminali irripetibili di mondo. Sono combinazioni di cose accadute, oggettive costellazioni di eventualità confluite in un solo attimo nello stesso luogo. Non c'è niente di soggettivo. Ogni bagliore è un accadimento di oggettività. E l'autentico che sfregia il reale.".... e del libro "Castelli di rabbia" (anche se la fine non mi è piaciuta), ti riporto le frasi che più mi sono piaciute:
RispondiElimina"Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde".
"In realtà era lo stupore a fregarlo. Lui non aveva difese contro la meraviglia. C'erano cose che uno qualunque avrebbe tranquillamente guardato, magari ne sarebbe rimasto anche un po' colpito, ma poi era in fondo una cosa come le altre, ordinatamente in fila con le altre. Ma per Mormy, quelle stesse cose erano prodigi, esplodevano come incantesimi, diventavano visioni. La vita faceva una mossa: e la meraviglia si impadroniva di lui".
"La ragnatela che era la sua anima era tornata ad essere una trappola per quelle strane mosche che sono le idee."
"Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te."
Poi mi è piaciuto anche Mr Gwyn che ho letto ultimamente (http://lamiadolcebambina.blogspot.it/2012/02/leggiamo-aggiornamento.html), ammetto che il suo stile è fumoso e le trame a volte inconsistenti, lo avevo scritto anch'io nella recensione di "Oceano mare" che ho fatto su anobii, però mi piace come descrive i personaggi e lo stile poetico con cui accosta i campi semantici delle parole, mi fa sognare. Scusa se mi sono dilungata troppo!Un bacio!
Vedo che anche tu ami sottolineare le frasi e riportare le più belle, quelle che parlano dritte al cuore e ai sensi.
RispondiEliminaIo leggo sempre con una matita accanto!
Grazie per le frasi, che sono bellissime.
Come già detto gli darò una seconda possibilità. Non mi resta che scegliere tra i titoli che mi avete indicato.
Un bacione
Sì, li sottolineo di solito con la penna blu e se mi piacciono tanto ci faccio anche un asterisco per ritrovare i punti più belli con più facilità, le amiche dicono che li sciupo, ma io penso di viverli di più in questo modo e poi ormai è un'abitudine e non riesco più a farne a meno!:-) fai bene a dargli un'altra chance, poi ci racconti!
Eliminaio, invece,sottolineo con la matita (ho la mania di collezionarle) e in seconda pagina scrivo il numero di pagina e la prima parola cosi trovo subito quello che cerco.
Eliminaio amato tanto questo libro e l'ho sottoineato tutto di...blu! =) Anche io l'ho trovato all'inizio un pò "strano" ...poi mi sono abituata al modo di scrivere, nuovo per me, e....l'ho amato moltissimo.
RispondiEliminaTi ringrazio di partecipare a questa iniziativa qui delle piccole novità http://occhidimarzo.blogspot.it/2012/03/leggiamo-1-2-e-3.html
Chissa, forse l'amore scatterà con il secondo libro che comprerò
EliminaBaricco o lo si ama oppure no. Io sono tra gli oppure no. Anche se credo che come fenomeno vada studiato.
RispondiEliminaconcordo, è un fenomeno da studiare, magari poi lo capisco pure!
EliminaDi Baricco ho letto solo novecento, che mi è piaciuto, ma forse libro troppo speciale ed originale per azzardare un giudizio sullo scrittore. Lacuna tutta da colmare la mia.
RispondiEliminaCiao
al mondo ci sono così tanti scrittori che è impossibile non avere lacune. Io, ad esempio, ho tutti i classici da RIscoprire
EliminaCara Cri, Baricco ed io non siamo molto in sintonia. Probabilmente leggo i suoi libri in momenti sbagliati e non li apprezzo come forse meriterebbero. Avevo letto anche Oceano mare...non era nelle mie corde. Ciao
RispondiEliminaNon tutti gli scrittori arrivano alle nostre corde interiori. E questo è un bene credo, significa che non siamo tutti uguali come tanti cloni.
EliminaNon so...ho sempre voluto approcciare Baricco, ma temo di restarne delusa come è accaduto più o meno a te, Cri. Ho letto commenti entusiastici su Novecento o anche su questo Oceano Mare, ma ne ho letto altri che li stroncano.
RispondiEliminaCome dice la saggia 'povna credo che Baricco o si ama o si odia.
Per sapere in quale schieramento rietro io mi sa che devo per forza leggere qualche cosa di suo ;-)
Grazie per la tua recensione, ad ogni modo.
Un abbraccio e buon fine settimana!
Tutti questi commenti in linea con il mio mi consolano, pensavo di essere l'unica a non capire l'autore.
EliminaDopo il secondo libro ne saprò certamente di più.
baci
Anch'io non ho ancora letto questo libro, maho letto invese Seta che mi era piaciuto molto! Un caro saluto Cri, ti auguro un sereno weekend!
RispondiEliminap.s. grazie per gli auguri!
Sei la seconda che mi consiglia Seta. Credo proprio dovrò comprare questo.
Eliminabuon weekend anche a te
Io non ho letto nulla di Baricco...
RispondiEliminaEcco qui Cri, non potevo non venie a trovarti su questo post: grazie per avermelo segnalato, me lo ero decisamente perso.
RispondiEliminaCome avrei intuito dalla mia recensione odierna, che non è per nulla gentile, ma spero obiettiva, io amo molto Baricco: lo amo nella sua versione migliore che per me comprende questo libro, e poi Castelli di Rabbia, e City, e le supernovelle Seta e Novecento.
In queste sue opere secondo me Baricco ha spremuto il meglio della sua capacità evocativa, della sua arte affabulatoria e della sua fervente immaginazione.
In particolare, dopo la lettura di Oceano Mare sono rimasta schiantata un bel po' e mi sono detta: ma tu cosa vuoi mai scrivere?
Comunque, tornando all'autore torinese, è vero quanto dice la 'povna: di recente pochi scrittori hanno attirato su di sé amori e rancori come Baricco.
Un motivo ci sarà.
Un caro saluto, a presto
Grazia
Grazie di essere passata. Come ti ho scritto da te mi procurerò Seta. poi ti dirò.
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