Questo blog nasce per dare più spazio ai libri che amo e che leggo


Librieparole
Questo blog nasce per dare più spazio ai libri che amo e che leggo.
Oltre alle mie recensioni, qui vorrei ospitare i miei e vostri consigli di lettura e tutto quello che ha a che fare con i libri
e con le parole... in libertà

sabato 10 novembre 2012

Mi arrendo


Non leggete per divertirvi o per istruirvi. Leggete per vivere
(G. flaubert)

Quasi un anno fa ho iniziato la sfida LeggiAmo con entusiasmo e determinazione.
Oggi sono qui per abbandonarla.
Ho scoperto che non riesco a leggere i libri di un elenco imposto e prefissato.
In questi mesi, tra alti e bassi, ho letto tanti libri ma spesso quelli che mi chiamavano dallo scaffale per essere letti  non erano nell’elenco che mi ero data. Mi sono dedicata ad altre vite, ad altri personaggi. Quelli scelti all'inizio per la sfida dovranno aspettare ancora un po’, fino a quando non sarò pronta per loro.
Normalmente non lascio mai una cosa a metà,  non amo interrompere o non portare a termine le cose che inizio ma qui è diverso.
Non voglio sentirmi costretta in tempi e titoli stabiliti, si tratta di lettura, si tratta di piacere, si tratta della cosa che mi piace di più al mondo!
E così mi avvalgo dei diritti imprescrittibili del lettore e abbandono la sfida (ma non smetto di leggere).

I 10 diritti dei lettori
(brani tratti da Daniel Pennac, Come un romanzo, Milano, Feltrinelli, 1999)
1. Il diritto di non leggere
(…) la maggior parte dei lettori si concede quotidianamente il diritto di non leggere. (…) tra un buon
libro e un brutto telefilm, il secondo ha, più spesso di quanto vorremmo confessare, la meglio sul primo.
(…) se possiamo tranquillamente ammettere che un singolo individuo rifiuti la lettura, è intollerabile che egli sia – o si ritenga – rifiutato da essa.

2. Il diritto di saltare le pagine
Ho saltato delle pagine (…).E tutti i ragazzini dovrebbero fare altrettanto. In questo modo potrebbero buttarsi prestissimo su tutte le meraviglie ritenute inaccessibili per la loro età. (…) Un grave pericolo
li minaccia se non decidono da soli quel che è alla loro portata saltando le pagine che vogliono: altri lo faranno al posto loro.

3. Il diritto di non finire il libro
Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alle tesi dell’autore, uno stile che ci fa venire la pelle d’oca (…) Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. (…)

4. Il diritto di rileggere
Rileggere quel che una prima volta ci aveva respinti, rileggere senza saltare nessun passaggio, rileggere da un’altra angolazione, rileggere per verificare (…)
Ma rileggiamo soprattutto in modo gratuito, per piacere della ripetizione, la gioia di un nuovo incontro (…)

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
(…) ci sono “buoni” e “cattivi” romanzi.
Molto spesso sono i secondi che incontriamo per primi sulla nostra strada. E, parola mia, quanto toccò a me, ricordo di averli trovati “belli un casino”. Ma sono stato fortunato: nessuno mi ha preso in giro … Qualcuno ha solo lasciato sul mio passaggio qualche “buon” romanzo guardandosi bene dal proibirmi gli altri.

6. Il diritto al bovarismo
È questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (…)

7. Il diritto di leggere ovunque
Qualunque luogo è buono per chi ami la lettura….

8. Il diritto di spizzicare
È la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e di immergercisi un istante, proprio perché solo di quell’istante disponiamo.

9. Il diritto di leggere ad alta voce
L’uomo che legge a viva voce si espone completamente agli occhi che lo ascoltano.(…)

10. Il diritto di tacere
L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. (…)
(…) le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.

7 commenti:

  1. Brava, bisogna assecondare la propria corrente, non è grave abbandonare per questo motivo. E Come un romanzo mi è piaciuto molto :) Ciao Cri!

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  2. Non ci crederai ma mi sento più leggera, più libera. è davvero brutto leggere perché si è obbligati, anche se l'obbligo ce lo diamo noi stessi.
    Ora mi sento libera di andare alla scoperta di nuovi titoli senza sentirmi in colpa se non leggerò quelli che mi ero prefissata.
    Nel corso dell'anno ho scoperto tanti libri che non conoscevo e che, invece, ora ho voglia di leggere.
    Non vedo l'ora di andare in libreria, un nuovo spirito mi anima!
    Baci
    Cri

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  3. Comunque sei stata bravissima e hai letto tantissimo, anche dei libri della sfida!
    Io invece quando Lena ha rilanciato Leggiamo ho ritrovato la voglia di leggere e in questo periodo mi sono messa d'impegno. E sto amando ogni libro che leggo...

    Ti rispondo qui per la saga di Pennac:
    Il paradiso degli orchi
    La fata carabina
    La prosivendola
    Signor Malaussène
    Ultime notizie dalla famiglia
    La passone secondo Thérèse

    Buona lettura!

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    1. Grazie Alche, mi piace la sfida di leggere molto, ma non di leggere una determinata cosa.
      Sto riprendendo ora i miei libri in mano perché quando sto male non riesco proprio a leggere e ultimamente ho avuto un sacco di preoccupazioni.
      Magari la sfida soft è quella che fa per me.
      Grazie per i titoli!

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  4. A me non è mai piaciuto avere dei limiti in fatto di letture. E quelli previsti dalla sfida LeggiAmo, di fatto, altro non sono se non limiti. Per questo non ho mai pensato di aderire pur leggendo molto.
    Non credo che tu abbia sbagliato nell'abbandonare e ti ammiro per essere arrivata fin dove sei arrivata... E... buo proseguimento di letture, quelle che vorrai, quelle che ti "chiameranno" anche se non inserite in una rigorosa lista.

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    1. Grazie, buone letture anche a te. Al momento ho 4 libri iniziati che aspettano di essere finiti, poi vi racconterò di ognuno.
      Baci

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  5. Mi dispiace che tu abbia abbandonato, ti seguo sempre nelle tue recensioni e molti titoli li ho presi dai tuoi consigli, quando scrivi metti voglia di leggere. Un po' il peso della sfida l'ho sentito anch'io e il prossimo anno non parteciperò, anche perchè ho ritrovato da poco la voglia di leggere e fra gli impegni e tutto voglio che sia un piacere libero basato sui miei desideri del momento e in base al tempo che potrò dedicargli!Spero che continueremo a confrontarci anche al di fuori della sfida!un bacione!:-)

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