Questo blog nasce per dare più spazio ai libri che amo e che leggo


Librieparole
Questo blog nasce per dare più spazio ai libri che amo e che leggo.
Oltre alle mie recensioni, qui vorrei ospitare i miei e vostri consigli di lettura e tutto quello che ha a che fare con i libri
e con le parole... in libertà

domenica 18 novembre 2012

L'importanza del titolo

Léon und Louise
Ogni istante di me e di te

Quale dei due libri vi attira di più? Quale sareste più propensi a comprare dovendo decidere solo dal titolo? E se vi dicessi che sono due titoli dello stesso romanzo?
Il primo è il titolo originale, il secondo e dell'edizione italiana pubblicata da Garzanti Libri.

Capitata in libreria la scorsa settimana mi è capitato tra le mani e, se mi fossi fermata al titolo, forse non l'avrei comprato. Poi ho scorso il risvolto e mi sono decisa per l'acquisto. È una storia terribile e romantica, così almeno promette di essere e mi è presa voglia di leggerlo. Personalmente trovo più  coinvolgente e accattivante il titolo originale e mi chiedo perché l'abbiano così tanto trasformato in italiano. Non vi sarebbe piaciuto di più un semplice Léon e Louise? Lo trovo più convincente.

Comunque... ora ce l'ho tra le mani, sono a pagina 10 e mi sta piacendo ma aspetto a pronunciarmi.
E voi? Cosa pensate dei titoli che subiscono terribili metamorfosi da una lingua all'altra?
Questo lo avete letto? Com'è?

Se volete provare ecco qualche informazione utile:


Titolo: Ogni istante di me e di te
Autore: Alex Capus 
Traduttore: Scarabelli R.
Editore: Garzanti Libri 
Collana: Narratori moderni 
Data di Pubblicazione: Settembre 2012
ISBN-13: 9788811670612
Prezzo: € 16,40
Pagine: 249
Formato: rilegato
Reparto: Narrativa




Dal risvolto di copertina:
Normandia, 1918. Léon e Louise amano pedalare controvento verso l'oceano. Verso quel piccolo antro tra gli scogli, sferzato dalle correnti, il loro rifugio, il loro nido. Lì, di fronte alla vastità dell'orizzonte, tutto è possibile. È possibile amarsi, con la spensieratezza e l'intensità dei loro sedici anni. È possibile immaginare un futuro insieme, lontano dalla guerra, dalle detonazioni, dalla morte. E sancire la loro unione con una promessa: «Ora e per sempre»  Ma per quanto si illudano di tenerla lontana, la guerra è vicina, fin troppo vicina a loro. Sulla strada del ritorno una bomba li divide. Léon crede che lei sia morta e così Louise di lui. Eppure l'eco di quella promessa fatta tra le onde è destinata a durare ancora a lungo. Dieci anni dopo, a Parigi, mentre insorgono i presagi di una nuova guerra, Léon si è rifatto una vita. Ma una sera tutto cambia: il metrò è affollato, eppure nell'istante in cui i due vagoni si sfiorano, Léon la vede sul treno di fianco al suo. Gli stessi occhi verdi, le lentiggini e i folti capelli scuri, l'immancabile sigaretta, come allora. Ne è sicuro: quella è la sua Louise. A separarli solo un metro d'aria e due finestrini. E due vite che hanno ormai preso direzioni diverse: lui ha moglie e famiglia, e lei ha scelto di stare da sola, fiera della propria indipendenza. Ma non importa. Anche se il futuro è pronto a dividerli di nuovo, ci sarà sempre un momento, un giorno, un istante in cui si rincontreranno. Perché quel giuramento non ha mai smesso di vivere. E anche se  tutto è ancora impossibile, è destinato a durare per sempre...

sabato 10 novembre 2012

Mi arrendo


Non leggete per divertirvi o per istruirvi. Leggete per vivere
(G. flaubert)

Quasi un anno fa ho iniziato la sfida LeggiAmo con entusiasmo e determinazione.
Oggi sono qui per abbandonarla.
Ho scoperto che non riesco a leggere i libri di un elenco imposto e prefissato.
In questi mesi, tra alti e bassi, ho letto tanti libri ma spesso quelli che mi chiamavano dallo scaffale per essere letti  non erano nell’elenco che mi ero data. Mi sono dedicata ad altre vite, ad altri personaggi. Quelli scelti all'inizio per la sfida dovranno aspettare ancora un po’, fino a quando non sarò pronta per loro.
Normalmente non lascio mai una cosa a metà,  non amo interrompere o non portare a termine le cose che inizio ma qui è diverso.
Non voglio sentirmi costretta in tempi e titoli stabiliti, si tratta di lettura, si tratta di piacere, si tratta della cosa che mi piace di più al mondo!
E così mi avvalgo dei diritti imprescrittibili del lettore e abbandono la sfida (ma non smetto di leggere).

I 10 diritti dei lettori
(brani tratti da Daniel Pennac, Come un romanzo, Milano, Feltrinelli, 1999)
1. Il diritto di non leggere
(…) la maggior parte dei lettori si concede quotidianamente il diritto di non leggere. (…) tra un buon
libro e un brutto telefilm, il secondo ha, più spesso di quanto vorremmo confessare, la meglio sul primo.
(…) se possiamo tranquillamente ammettere che un singolo individuo rifiuti la lettura, è intollerabile che egli sia – o si ritenga – rifiutato da essa.

2. Il diritto di saltare le pagine
Ho saltato delle pagine (…).E tutti i ragazzini dovrebbero fare altrettanto. In questo modo potrebbero buttarsi prestissimo su tutte le meraviglie ritenute inaccessibili per la loro età. (…) Un grave pericolo
li minaccia se non decidono da soli quel che è alla loro portata saltando le pagine che vogliono: altri lo faranno al posto loro.

3. Il diritto di non finire il libro
Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alle tesi dell’autore, uno stile che ci fa venire la pelle d’oca (…) Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. (…)

4. Il diritto di rileggere
Rileggere quel che una prima volta ci aveva respinti, rileggere senza saltare nessun passaggio, rileggere da un’altra angolazione, rileggere per verificare (…)
Ma rileggiamo soprattutto in modo gratuito, per piacere della ripetizione, la gioia di un nuovo incontro (…)

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
(…) ci sono “buoni” e “cattivi” romanzi.
Molto spesso sono i secondi che incontriamo per primi sulla nostra strada. E, parola mia, quanto toccò a me, ricordo di averli trovati “belli un casino”. Ma sono stato fortunato: nessuno mi ha preso in giro … Qualcuno ha solo lasciato sul mio passaggio qualche “buon” romanzo guardandosi bene dal proibirmi gli altri.

6. Il diritto al bovarismo
È questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (…)

7. Il diritto di leggere ovunque
Qualunque luogo è buono per chi ami la lettura….

8. Il diritto di spizzicare
È la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e di immergercisi un istante, proprio perché solo di quell’istante disponiamo.

9. Il diritto di leggere ad alta voce
L’uomo che legge a viva voce si espone completamente agli occhi che lo ascoltano.(…)

10. Il diritto di tacere
L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. (…)
(…) le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.

mercoledì 3 ottobre 2012

Parole che... mi danno coraggio


Oggi, al rientro in casa, ho notato che il mio libro con i pensieri dei maestri d'oriente (della collana Saggezze dell'umanità) era aperto su una pagina sbagliata. Domenica forse qualche ospite lo ha sfogliato lasciandolo aperto sul 25 luglio (è vero che non giro la pagina ogni giorno ma non ero rimasta così indietro!).
Stavo per rimetterlo a posto quando la frase di quel giorno lontano ha attirato la mia attenzione. Sembrava proprio volesse dirmi qualcosa e io ho deciso di stare ad ascoltare:

Sappi accettare la tua notte, prendi il tuo male con pazienza.
L'aurora cresce nel più profondo della notte,
il frutto germina nel ventre oscuro della terra.
Il dono della notte ti sarà forse propizio più di quello della luce. 
Faouzi Skali

venerdì 21 settembre 2012

Fahrenheit 451 al Venerdì del Libro

Titolo: Fahrenheit 451
Autore: Ray Bradbury
Traduttore: Monicelli G.
Editore: Mondadori
Collana: Oscar classici moderni
Edizione: 16
Data di Pubblicazione: Ottobre 2000
ISBN-13: 9788804487715
Pagine: 210
Formato: brossura
Reparto: Fantascienza





Oggi per il Venerdì del Libro voglio proporvi un libro che ho appena finito di leggere, scritto nel 1953 ma sconcertante per la sua attualità e preveggenza: Fahrenheit 451.
Il romanzo più conosciuto del celebre scrittore americano di fantascienza Ray Bradbury.

Siamo in una non meglio precisata città americana degli anni ’60. Il protagonista, Guy Montag, lavora nel corpo dei vigili del fuoco, ma si tratta di un corpo particolare: il loro compito non è spegnere gli incendi ma appiccarli per distruggere ogni forma residua di cultura di cui sono depositari i libri.
I vigili del fuoco cercano, per bruciarli, gli ultimi libri scampati a una distruzione sistematica e conservati illegalmente da alcuni cittadini che avevano fatto della cultura il loro lavoro e la loro ragione di vita (professori, filosofi, scrittori, poeti e intellettuali). I vigili del fuoco hanno il compito di rintracciare chi si è macchiato del "reato di lettura" e dar fuoco alla sua casa. Tutti i cittadini rispettosi della legge, infatti, devono utilizzare solo la televisione per istruirsi, informarsi e per vivere serenamente, al di fuori di ogni inutile forma di comunicazione. Le televisioni occupano intere pareti dei salotti e interagiscono con i telespettatori che considerano i personaggi televisivi come componenti della propria famiglia.
La TV e la tecnologia in genere sono un elemento ossessivo della società,  anche il governo ne fa uso per definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Vi riporto alcuni passaggi che mi sono piaciuti molto e che mi hanno fatto riflettere

"... non è delle cose che amo parlare, ma del significato delle cose. E mentre seggo su questa panca e mi guardo intorno so di essere vivo"
(è Faber che parla, un vecchio professore conosciuto da Montag)

"I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la forzano e l'abbandonano. Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive"
(sempre Faber. Non vi sembra terribilmente attuale?)

"Scopo dei libri è ricordarci quanto siamo somari, dissennati"
(idem)

Vi lascio con un pezzetto sulla politica, se così si può dire, che mi ha fatto sorridere. Ma forse per molti la politica è proprio questo!
Salotto. 
Montag cerca di creare un dialogo tra lui, la moglie e due sue amiche.
- Mildred (la moglie): "Parliamo di politica, ora, per far contento Guy!"
- "Buona idea" disse la signora Bowles. "Ho votato, alle ultime elezioni, come ogni altra, naturalmente, a favore della linea politica del Presidente Noble. Per me è uno degli uomini più belli che siano mai diventati Presidenti!"
- "OH, ma quello che gli avevano dato come antagonista, allora?"
- "Be', non direi che fosse poi una gran bellezza! Era piuttosto basso di statura, innanzi tutto, un tipo insignificante, direi, poi non si radeva bene e spesso era anche spettinato"
- "Che cosa gli è saltato in mente ai Fuoricampo di portare candidato un tipo simile? Non si sostiene un mezzo nano contro un bell'uomo alto come il Presidente! E poi, non parlava, biascicava! Per quasi tutto il tempo non sono riuscita a intendere una sola parola di quello che diceva. E le parole che ho udito non le ho capite!".
- "E poi era grasso e vestito in modo da non nasconderlo. Non c'è da stupirsi che le elezioni le abbia vinte Winston Noble..."

mercoledì 19 settembre 2012

Nessuno si salva da solo


Titolo: Nessuno si salva da solo
Autore: Mazzantini Margaret
Prezzo: € 16,15
Dati: 2011, 189 p., rilegato
Editore: Mondadori  (collana Scrittori italiani e stranieri)

La storia
Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all'aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione dell'inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un'età in cui si può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall'altro e dall'altrove. Ma dove hanno sbagliato? Non lo sanno.  



Cosa dire, piaciuto o meno?
Della Mazzantini avevo già letto altri titoli e quello che io credo essere il suo capolavoro: Venuto al mondo.
Di sicuro Nessuno si salva da solo non è dello stesso calibro, non ha sortito in me gli effetti sconvolgenti dell'altro, non mi sono addormentata sul cuscino bagnato di lacrime ma devo dire che, in fondo, mi è piaciuto.
Sconsigliatomi dalle amiche, l'ho invece apprezzato per il suo stile asciutto e immediato, per il suo essere così realistico. Niente fronzoli, ma le parole/parolacce dirette mi hanno dato una forte sensazione di fastidio.
È una storia così drammaticamente vera, che appartiene al nostro tempo e potrebbe vederci tutti nei panni dei protagonisti. Nonostante sia chiaro fin dall'inizio che non ci sarà, per tutte le 189 pagine continui a sperare in un lieto fine, non solo per Gaetano e Delia ma per tutti, erigendo la storia a simbolo delle battaglie vinte, della possibilità di superare problemi e incomprensioni, dell'amore che non finisce, non si svilisce nel quotidiano e continua a dare linfa ai nostri cuori e alle nostre giornate. La speranza in un lieto fine che non arriva ti fa sentire sconfitta e al tempo stesso più realista.
La vita è così, e spesso non ti offre una seconda possibilità.
Chiudi il libro e pensi, per me non sarà così, non deve essere così, sarò più intelligente...

In alcuni passaggi mi sono riconosciuta, certi mi hanno fatto riflettere, altri mi hanno fatto paura per la loro veridicità. Ve ne offro alcuni:
È uno sbaglio andare a istinto. Ti porta fino a un certo punto, poi ti molla. Quando cominci a indurirti non hai più nulla, l'istinto muore giovane. Si trasforma in sospetto. E tu resti un semplice ignorante in balia delle tue menomazioni.
(Pensiero di Gae riguardo al suo lavoro come autore. Inevitabilmente mi ha fatto riflettere sulle mie aspirazioni da scrittrice senza fondamenta, senza scuola e non so se con qualche talento).

Bastava guardarlo attentamente, Gaetano, per capire che non era adatto a lei, che non erano adatti. Non erano all'altezza dell'impresa che intendevano compiere. Due velleitari pieni di buchi emotivi. Si erano annusati ben bene nell'arco di poche ore. Convinti di riempire ogni buco con la sola forza del pensiero. Il germe della distruzione albergava già in quella esaltazione. Due timidi asfaltati di rivalse che si palleggiano una sola mitomania, quella della loro unione. Un micidiale esempio di coppia contemporanea.
(Alzi la mano chi non ha qualche buco emotivo qualche falla che cerca di chiudere con l'altro...)

Il momento che vorresti morire e sai che invece nessuno morirà, e questo è addirittura peggio.
Quel cazzo di bambino ti guarda, pieno di moccio.
Ed è davvero piccolo. Ed è davvero il tuo. E sai che è davvero ingiusto. Ma non puoi farci niente.
...
Non avrebbe mai voluto nascere
...
La sensazione di dominare tutto dal momento che sai dominare la fame.
Svegliarsi al mattino con il buco. Registrare ogni movimento interno. Il piacere di sentire che la fame se ne va, come una coda cattiva, che le pareti non hanno più muco, sembrano unirsi come un'asola chiusa. Eppure avere ancora un sacco di energia, prodotta dalla psiche, da un gas interiore.
(Parole che sento così vere, capaci di descrivere i miei momenti di disperazione)

Troppo fragile per vivere e troppo potente per morire: questo era Delia a quel tempo.
(Parla di Delia. E pensare credevo parlasse di me!)

Come gli manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca. Ma se una stronza ti ha posato addosso quelle ali lì, ti ha fatto sentire l'eroe di una sceneggiatura temeraria, rimani tutta la vita un mendicante che va in giro a cercare quelle palpebre che si aprono solo per guardarti e si chiudono per imprigionarti.
(Mi è capitato di provare qualcosa di molto simile... quanto fa male)

Chiudo con questa, che preannuncia l'ineluttabile fine della loro storia:
Sto soffrendo, non sono più sicura di amare mio marito, ci siamo persi in un labirinto...

Dicono che quando uno si pone la domanda se ama o no il proprio partner, in realtà sappia già la risposta

venerdì 7 settembre 2012

Non all'amore né alla notte

Titolo: Non all'amore né alla notte
Autore: John Boyne 
Traduttore: Zuppet R.
Editore: Rizzoli 
Collana: Rizzoli Best 
Data di Pubblicazione: Ottobre 2011
ISBN-13: 9788817052696
Pagine: 320
Formato: rilegato
Reparto: Narrativa contemporanea


Per questo Venerdì del Libro vi propongo un romanzo tanto bello quanto doloroso: Non all'amore né alla notte, traduzione secondo me troppo libera del titolo originale The Absolutist

La storia
Siamo in Inghilterra, anno 1919. Il protagonista, Tristan Sadler, a soli ventun anni è già un veterano della Grande Guerra. Una guerra atroce che gli ha lasciato addosso un tremito incontrollabile alla mano destra e dentro un senso di colpa che gli farà vivere il resto dei suoi giorni nel rimorso per quello che ha fatto e nell'odio di sé.
Forse è per trovare un po' di pace che Tristan contatta e incontra la sorella di Will, un commilitone giustiziato durante la guerra perché obiettore di coscienza "assolutista" e del quale conserva un plico di lettere da riconsegnare alla famiglia. 
Questo incontro diventa occasione per Tristan di confessare a Marian ciò che nasconde da sempre.

La mia recensione
Una storia dolorosa. Leggendola non ci si può non appassionare e provare compassione per la triste vita del ragazzo, ripudiato dal padre, cacciato da scuola e da casa per aver provato a baciare un suo compagno:
"Questa non è la tua famiglia. Non hai più niente da spartire con noi. Sarebbe meglio per tutti noi se i tedeschi ti piantassero una pallottola in testa" è l'ultimo saluto di suo padre.
Per tutto il romanzo, narrato in prima persona da Tristan, l'affetto verso di lui cresce, ti schieri naturalmente dalla sua parte, non puoi fare altrimenti, senti di volergli bene e di potergli perdonare tutto. O forse no.
Alla fine ti senti spaccato, vorresti gridargli di non farlo, forse anche giustificarlo, ma forse non si può.
L'attenuante della guerra non basta.
Un racconto forte, dove esplodono i sentimenti e i caratteri sono ben delineati. Vi troverete coraggio, paura e tanta voglia di libertà.
Tranquilli il fazzoletto non serve, se non ho pianto io...

venerdì 17 agosto 2012

Non ora, non qui

Titolo: Non ora, non qui
Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
Edizione: 22
Data di Pubblicazione: Maggio 2012
ISBN: 9788807723094
Pagine: 100
Formato: brossura
Reparto: Narrativa contemporanea

L’ho letto tutto d’un fiato, un piccolo libretto denso di ricordi, di sentimenti forti.
I ricordi e i sentimenti di Erri De Luca, l’autore, che con Non ora, non qui parla alla madre come sfogliando un album di ricordi.
Ho trovato le parole di De Luca poetiche, profonde, limpide e sincere.
Parole che hanno toccato le mie corde interiori e mi hanno fatto appassionare alla figura di quest’uomo che, ormai maturo, racconta alla madre per la prima volta e in maniera pacata, senza rabbia o rancori come sono andate le cose, come ha vissuto la sua vita con lei, le racconta la sua realtà e i sentimenti che lui ha provato da bambino e poi, cresecendo, da adolescente e adulto.
La stessa vita, gli stessi anni, visti da un altro punto di vista.

Anche io ho pensato spesso di scrivere a mia madre, ora che sono grande e ho il giusto distacco dalle cose, raccontarle perché è stato così difficile per me, ma forse non capirebbe, o io non mi saprei spiegare. Sono cose difficili da dire (e da far digerire) e forse non vale la pena recare dispiaceri per incomprensioni passate. E allora i miei ricordi se ne restano lì, nascosti nella mia mente, e lascio che a lavare la mia anima siano le parole di qualcun altro, le parole pronunciate sottovoce da un poeta timido e riservato.

Con questa proposta partecipo all'iniziativa Venerdì del libro promossa da HomeMademamma
Buona lettura a tutti

giovedì 9 agosto 2012

Sfida LeggiAmo: aggiornamento di agosto

Sono tornata!
Abbastanza riposata e con qualche libro in più in borsa. Luglio è stato un mese prolifico per le mie letture. Un po’ perché ero in vacanza, un po’ perché mi sono buttata su un genere molto soft, ho letto tre mattoncini in soli 15 giorni e poi due racconti molto più brevi ma infinitamente più belli.
Siete curiose?
Ebbene anche io sono caduta nella trappola delle 50 sfumature.

 Trilogia delle Cinquanta sfumature (di grigio – nero – rosso)
Il primo mi è stato regalato, e vi confesso che ero molto curiosa perché ne avevo sentito parlare e non avevo mai letto nulla sul genere. Pensavo mi sarei fatta una cultura sull’argomento sesso hard.
Qualcosa ho imparato, ho dovuto perfino consultare internet per capire di che attrezzi o pratiche si trattasse, ma non mi è sembrato poi così spinto.
La protagonista non riesce neanche a nominare le parti intime e si limita ad un candido .
È vero che non ho mai letto un libro erotico ma me lo immaginavo un po’ più forte e rude nei toni.
Ma forse è così perché a scriverlo è stata una donna. Non poteva essere altrimenti, intriso com’è di romanticismo. Fosse stato scritto da un uomo, sono sicura avrebbe avuto uno stile completamente diverso. Le donne per fare sesso, anche estremo, hanno sempre bisogno di un coinvolgimento di mente e cuore, gli uomini no, possono andare direttamente al sodo, soprattutto se si tratta di pratiche sado.
Fatto sta che tutta la storia è infarcita di cuori e fiori in pieno stile Harmony e il bel tenebroso alla fine non è poi tanto tenebroso.
Il retro di copertina annunciava “Tutto quello che le donne vogliono”.
Ditemi voi chi è che non vorrebbe un uomo di 27 anni, ricco sfondato, che ti vuole sessualmente ogni giorno molte volte al giorno, che ti regala un intero e perfetto guardaroba della tua taglia senza neanche sbagliare un colore o un accessorio, che ti regala nell’ordine un blackberry, un notebook, un iPad e una macchina che non potresti mai permetterti, che ti … basta se no vi svelo tutto.
L’interesse è andato via via scemando ma sono arrivata alla fine del terzo (del tutto inutile secondo me, ma l’autrice doveva pure far soldi) per sapere come andava a finire, perché un minimo di trama e suspense c’è e una volta iniziata una storia voglio sempre conoscerne la fine, che non vi dico nel caso decidiate di leggerli.
Certo la James poteva risparmiare un po’ di carta e far finire l’intreccio già nel secondo, tanto sesso mi era anche venuto a noia e non vedevo l’ora finire la saga.
Per me è stata una vera lettura da ombrellone al pari di novella 2000!

Non mi sento di consigliarlo né di sconsigliarlo.
Dipende.
Se amate la letteratura con la L maiuscola non comprate il libro. Se siete curiose, vi piace lo stile Harmony e volete qualcosa da leggere di molto leggero, compratelo pure.
Ho sentito per radio una ragazza che dichiarava che la lettura di questa trilogia ha addirittura cambiato in meglio la sua attività sessuale con il compagno. In me non ha sortito tale sconvolgente effetto, ma magari con voi funziona!

Erri De Luca
Gli altri due racconti che ho letto sono, invece, di Erri De Luca: Non ora non qui e Il peso della farfalla.
Pura poesia. Ma di questi vi racconterò presto.

Questo il mio aggiornamento completo con il voto che ho dato a ciascun titolo letto.
Potendo fare tre modifiche all’elenco, ho inserito la trilogia tra i 3 richiesti dello stesso autore mentre il primo di De Luca è tra i nuovi da acquistare.

Primo libro da leggere obbligatorio
Se per un anno una lettrice - Nina Sankovitch (274 pagine) - LETTO ***

7 libri tra quelli che rimandiamo da sempre e che non abbiamo mai terminato
- La masseria delle allodole - Antonia Arslan (233 pagine)
- Fahrenheit 451 - Ray Bradbury (195 pagine)
Oceano mare - Alessandro Baricco (227 pagine) - LETTO **
Signori bambini - Daniel Pennac (188 pagine) - LETTO ****
Io sono di legno - Giulia Carcasi (140 pagine) - LETTO *****
Le parole segrete - Joanne Harris (516 pagine) - LETTO **
- La frontiera scomparsa - Luis Sepulveda (125 pagine)

3 libri nuovi da acquistare
- Frollini a colazione - Sandra Faé (98 pagine)
Bianca come il latte rossa come il sangue - Alessandro d’Avenia (254 pagine) - LETTO ***
Non ora non qui – Erri de Luca (100 pagine) - LETTO *****

1 libro riguardante un popolo o una civiltà di vostro interesse
- L’Europa e l’islam (96 pagine)

3 libri di uno stesso autore
Cinquanta sfumature di grigio – E.L. James (548 pagine) - LETTO ***
Cinquanta sfumature di nero – E.L. James (594 pagine) - LETTO **
Cinquanta sfumature di rosso – E.L. James (624 pagine) - LETTO *

2 saggi
- I bottoni di Napoleone - Penny Le Couteur (373 pagine)
- I re del sole - Stuart Clark (246 pagine)

3 libri suggeriti dagli altri partecipanti tra quelli non letti
-
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-

2 biografie di personaggi storici o famosi
- Montaigne. L’arte di vivere - Sarah Bakewell (443 pagine) -IN CORSO DI LETTURA
- Madre Teresa. Una vita straordinaria - Kathryn Spink (368 pagine)

1 libro di poesia
- Tu, piccolo infinito. Poesie per giovani innamorati - Pablo Neruda (159 pagine) -IN CORSO DI LETTURA

1 libro per l'infanzia
Il piccolo principe - Antoine de Saint-Expury (121 pagine) - LETTO ***** 

1 libro di giallo o legal thriller
L’avvocato di strada - John Grisham (369 pagine) - LETTO ***

5 libri già letti non inferiori alle 200 pagine o giù di lì- Chiedi alla polvere - John Fante (196 pagine)
Siddharta - Herman Hesse (198 pagine) - LETTO ****
- L’alchimista - Paulo Coelho (180 pagine)
- Il profumo - Patrick Suskind (259 pagine)
- Cent’anni di solitudine - Gabriel Garcia Marquez (405 pagine)

5 racconti brevi non inferiori alle 40 pagine
Il baule e il fantasma - Stendhal (48 pagine) - LETTO ***
- Cuore di cane - Bulgakov (76 pagine) -IN CORSO DI LETTURA
- Il patto col fantasma - Dickens (96 pagine)
La lunga notte del dottor Galvan - Daniel Pennac (77 pagine) - LETTO ***
Zorro - Mazzantini (66 pagine) - LETTO **** 

In tutta sincerità non so se porterò a termine la sfida.
Ci sono titoli che ho inserito dell'elenco ma che non ho proprio voglia di leggere, almeno non ora, e generi che non sono pronta ad affrontare. In caso decida di abbandonare continuerò comunque ad aggiornarvi sulle mie letture.
Cri

giovedì 12 luglio 2012

Buone vacanze


è davvero tanto che non scrivo e per motivi non proprio piacevoli, quali stanchezza e troppo lavoro.
Questa volta, però, mi assento per un bellissimo motivo: PARTO! VADO AL MARE!
Devo ancora preparare i bagagli e scegliere i libri da mettere in valigia ma domani sera tutto sarà pronto e a mezzanotte partiremo alla volta della Calabria.
Baci a tutti.
A presto
Cri

domenica 17 giugno 2012

LeggiAmo: aggiornamento giugno



Proprio questa mattina, complice l'assenza dei figli che hanno dormito dalla zia, spaparanzata sul divano ho finito di leggere il libro  di D'Avenia. È stato un crescendo di simpatia verso l'autore, che mi ha strappato un sorriso di consenso arrivata ai ringraziamenti finali.
L'ho acquistato perché molto pubblicizzato da amici e conoscenti, non mi ha deluso, anche se non mi ha fatto gridare al capolavoro. È ben scritto, in maniera lineare e semplice, senza frasi particolari che vanno dritte al cuore o che meritino la citazione ma, secondo me, capaci di parlare anche ad un pubblico molto giovane, ai coetanei del protagonista.
Leo ha 16 anni e come tutti vive tutti i drammi tipici dell'adolescenza ma si trova a maturare in fretta a causa di un evento drammatico (non vi svelo nulla nel caso vogliate leggerlo): Sono nato il primo giorno di scuola, cresciuto e invecchiato in soli duecento giorni sono parole sue.

Questo il mio aggiornamento completo con il voto che ho dato a ciascun titolo letto

Primo libro da leggere obbligatorio
Se per un anno una lettrice - Nina Sankovitch (274 pagine) - LETTO ***

7 libri tra quelli che rimandiamo da sempre e che non abbiamo mai terminato
- La masseria delle allodole - Antonia Arslan (233 pagine)
- Fahrenheit 451 - Ray Bradbury (195 pagine)
Oceano mare - Alessandro Baricco (227 pagine) - LETTO **
Signori bambini - Daniel Pennac (188 pagine) - LETTO ****
Io sono di legno - Giulia Carcasi (140 pagine) - LETTO *****
Le parole segrete - Joanne Harris (516 pagine) - LETTO **
- La frontiera scomparsa - Luis Sepulveda (125 pagine)

3 libri nuovi da acquistare
- Frollini a colazione - Sandra Faé (98 pagine) - L'ho ordinato on line ma non mi è mai arrivato, forse sarò costretta a cambiare titolo
Bianca come il latte rossa come il sangue - Alessandro d’Avenia (254 pagine) - LETTO ***
-

1 libro riguardante un popolo o una civiltà di vostro interesse
- L’Europa e l’islam (96 pagine)

3 libri di uno stesso autore
- Mare al mattino - Mazzantini (127 pagine)
- Catino di zinco - Mazzantini (188 pagine)
- Manola - Mazzantini (252 pagine)

2 saggi
- I bottoni di Napoleone - Penny Le Couteur (373 pagine)
- I re del sole - Stuart Clark (246 pagine)

3 libri suggeriti dagli altri partecipanti tra quelli non letti
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2 biografie di personaggi storici o famosi
- Montaigne. L’arte di vivere - Sarah Bakewell (443 pagine) -IN CORSO DI LETTURA
- Madre Teresa. Una vita straordinaria - Kathryn Spink (368 pagine)

1 libro di poesia
- Tu, piccolo infinito. Poesie per giovani innamorati - Pablo Neruda (159 pagine) -IN CORSO DI LETTURA

1 libro per l'infanzia
Il piccolo principe - Antoine de Saint-Expury (121 pagine) - LETTO ***** 

1 libro di giallo o legal thriller
L’avvocato di strada - John Grisham (369 pagine) - LETTO ***

5 libri già letti non inferiori alle 200 pagine o giù di lì- Chiedi alla polvere - John Fante (196 pagine)
Siddharta - Herman Hesse (198 pagine) - LETTO ****
- L’alchimista - Paulo Coelho (180 pagine)
- Il profumo - Patrick Suskind (259 pagine)
- Cent’anni di solitudine - Gabriel Garcia Marquez (405 pagine)

5 racconti brevi non inferiori alle 40 pagine
Il baule e il fantasma - Stendhal (48 pagine) - LETTO ***
- Cuore di cane - Bulgakov (76 pagine)
- Il patto col fantasma - Dickens (96 pagine)
La lunga notte del dottor Galvan - Daniel Pennac (77 pagine) - LETTO ***
Zorro - Mazzantini (66 pagine) - LETTO **** 

venerdì 15 giugno 2012

Origami volanti al venerdì del libro

Oggi, per il Venerdì del Libro voglio proporvi un libro in cui c’è molto poco da leggere ma molto da fare con le mani: Origami volanti.

Titolo: Origami volanti
Autori: Mari Ono, Roshin Ono
Editore: Il Castello
Collana: Modellismo e origami
Data di Pubblicazione: Aprile 2011
ISBN-13: 9788865200780
Pagine: 128
Formato: illustrato, brossura
Reparto: Tempo libero

Questo è il libro preferito da Pilo che per gli origami ha una vera e propri passione. Tanto che ogni volta che in libreria vede un libro dedicato a questa fantastica arte lo vuole comprare.




In realtà bisogna stare attenti perché non tutti i libri sull'argomento sono fatti bene, alcuni mi hanno addirittura deluso perché le spiegazioni e i disegni sono incomprensibili e ti ritrovi con un quadrato di carta con tante di quelle pieghe che non hanno senso che sei costretta a buttarlo.
Al momento abbiamo tre libri sull’argomento e Origami volanti è quello che più si presta per giocare con i bambini.
È fatto molto bene, ci sono foto e illustrazioni precise, soggetti molto divertenti e in fondo in un tasca di plastica ci sono tanti fogli colorati già pronti per essere utilizzati dalle piccole manine dei bambini.
Buon divertimento!
Con questo libro partecipo all’iniziativa di Homemademamma

venerdì 8 giugno 2012

Etcetera. Il gusto di arredare con le cose che si amano

Oggi per Il Venerdì del Libro voglio proporvi un volume tutto da sfogliare e da ammirare.
Attraverso una sorta di diario di stile, Sibella Court, stilista d'interni australiana che ha lavorato in America per clienti come Vogue, Bloomingsdales e Bergdorf Goodman, mostra quanto sia facile rinnovare una stanza o la propria casa anche solo con quello che si ha, con gli oggetti che amiamo senza necessariamente comprare tutto nuovo.

Titolo: Etcetera. Il gusto di arredare con le cose che si amano
Autore: Sibella Court
Editore: L'Ippocampo
Data di Pubblicazione: Ottobre 2011
ISBN-13: 9788896968642
Pagine: 256
Reparto: Progettazione di interni







Sibella Court invita a diventare curatori del proprio stile personale e creatori di interni belli ed evocativi. È un libro di interior design con tante foto e poche scritte tutto da ammirare e da copiare, almeno per quello che vi piace o vi ispira.
Lo stile dell'autore Sibella Court è molto globale, combina elementi contemporanei con pezzi d'antiquariato, frammenti tessili, carte da parati e oggetti da collezione. Forse un po’ troppi oggetti per me ma nelle sue pagine si trovano davvero tanti spunti e vale la pena sfogliarlo. Provate qui!

Con questo libro partecipo al Venerdì del Libro promosso da homemademamma.
Buon weekend a tutti e buone letture
Cri

venerdì 1 giugno 2012

Per te - Venerdì del libro


Il disegno con dedica per Elly

Colgo l’occasione di questo venerdì del libro per raccontarvi la bellissima esperienza che ho avuto ieri.
Nel mio paese c’è stata la giornata Nati per Leggere, che già di per se è una bella iniziativa. Ciò che l’ha resa speciale è stato l’ospite di eccezione: Altan, il papà della Pimpa. Pensate che l'ha disegnata nei primi anni '70 insieme e per sua figlia che all'epoca aveva 2 anni.
Altan per tutto il pomeriggio è stato insieme ai bambini (i genitori erano banditi dalla sala) e ha disegnato con loro i suoi storici personaggi che animano i racconti della Pimpa.
Come collaboratrice della biblioteca ho avuto occasione di pranzare con lui e alla fine della giornata  ha autografato il libro della Pimpa che Pilo legge prima di dormire e ha fatto un bel disegno ad Elly (quello che vedete qui sopra). Avevo in mente un sacco di domande, fargli una sorta di intervista da riportarvi nel blog poi, forse per timore o vedendo quanto lui è riservato, non l’ho fatto. Sono sicura non avrebbe gradito la mia invadenza.
È una persona riservata, taciturna, per lui parlano i suoi modi lenti ed eleganti, il suo volto sereno e disteso. A mio parere un vero signore.
Preso d’assalto più dai genitori che dai bambini non ha gradito l’invadenza dei primi ma si è profondamente gustato la compagnia dei secondi. Con loro ha disegnato infiniti personaggi che poi loro erano liberi di arricchire e colorare.

Tutto intorno, nel frattempo, il paese si animava grazie alle storie e alle favole raccontate e lette dai volontari del circolo LaAV (Lettori ad Alta Voce).
La biblioteca locale era presente con i suoi libri e i miei bimbi hanno fatto incetta di libri in prestito.
Sempre ieri, all’interno della manifestazione, è stato presentato il libro adottato quest’anno da Nati per Leggere e che verrà donato dai pediatri ai bambini che faranno il controllo dei 12 mesi quest’anno.
É lo stesso che io presento a voi ora.

Titolo: Per te. Con CD Audio
Autori: Jovanotti, Tullio F. Altan
Editore: Gallucci
Collana: Gli indistruttilibri
Data di Pubblicazione: Gennaio 2011
ISBN-13: 9788861451650
Pagine: 26
Formato: illustrato cartonato
Reparto: Libri illustrati - Bambini e ragazzi






É un libro dolcissimo e semplice: il testo è la canzone di Jovanotti Per te e le illustrazioni sono di Altan, ragione per cui si trovava ieri all’incontro con i bambini.


Il formato piccolo e cartonato ne fa un libricino ideale per i più piccoli. 


I miei sono ormai grandi ma sono stata felice di riceverne una copia in omaggio.
con questo volumetto partecipo al venerdì del libro promosso da Homemademamma
Buon weekend e buona lettura a tutti.
Cri

venerdì 25 maggio 2012

Venerdì del libro: P come Piacere

Per questo venerdì del libro voglio presentarvi un libro che ancora non ho letto ma che inizierò a leggere questo fine settimana.
Visto il mio animo un po’ stressato alla ricerca di quiete e di cose capaci di darmi serenità mia cognata, che di mestiere fa la psicologa, mi ha prestato uno dei suoi libri.
Della collana Alfabeti per le emozioni ed edito dalla Cittadella Editrice di Assisi, P come piacere mi da nuove speranze di trovare presto la capacità di superare i momenti brutti e bui che ultimamente sembrano tormentarmi.

Titolo: P come piacere
Autore: Deborah Tamanti
Editore: Cittadella
Collana: Alfabeti per le emozioni
Data di Pubblicazione: Gennaio 2010
ISBN-13: 9788830810136
Pagine: 128
Formato: brossura
Reparto: Conoscere se stessi

Questa è la presentazione che ne viene fatta:
Spesso si tende ad associare il piacere al potere o al possesso di qualcosa, quindi privilegio per pochi, da rincorrere e conquistare. Ma il piacere sa guardare alla profondità della vita e coglierne l'essenza. Nasce dalla possibilità di amare oltre se stessi, ma anche dal contatto con l'eros, con l'istinto e con la nostra natura sensoriale. È l'emozione della cura, dell'amore, della pietà, del desiderio e della voglia di vivere; allora vale la pena provare a scoprire che viverlo è possibile, più di quanto a volte crediamo.

Con questo suggerimento partecipo all'iniziativa Venerdì del libro di Homemademamma.
Buona lettura e buon weekend a tutti
Cri

martedì 22 maggio 2012

Consigli di lettura: la mia Top Ten



È più di un mese che manco.
Mi sento sempre stanca, affaticata dalla sola idea di fare le cose, anche solo scrivere.
Forse è la pesantezza dell'anima che mi rende svogliata e inconcludente.
Forse bisogna essere felici per sentirsi attivi.
Non vorrei eppure ancora subisco le batoste prese al lavoro.
Mi hanno cambiato l'umore, reso pesanti le mie ore lavorative e non.
Mi dico sempre che c'è tempo per risvegliarsi, per reagire ma intanto il tempo passa e non mi ero accorta di mancare già da un mese.

Non faccio buoni propositi perché poi mi sentirei male nel vederli disattesi ma prendo questo post come un piccolo tentativo di ripresa, per dire sono qui, esisto e voglio vivere.
Cosa c'è di meglio, allora, del pensare ai libri, una delle mie fonti di felicità?
Avrei dovuto farlo da quando è partita la sfida ma lo faccio solo ora, vi presento la mia personale top ten del momento. I libri che consiglio a tutte le altre sfidanti, ma anche semplici curiosi di passaggio.
Eccola:


  1. Venuto al mondo - Margaret Mazzantini 
  2. Leielui - Andrea De Carlo 
  3. Il cavaliere d'inverno - Paullina Simons 
  4. L'ombra del vento - Carlos Ruiz Zafon 
  5. Ogni giorno, ogni ora - Natasa Dragnic 
  6. Amabili resti - Alice Sebold 
  7. La vita segreta delle api - Sue M.Kidd 
  8. Come Dio comanda - Niccolò Ammaniti 
  9. Undici minuti - Paulo Coelho 
  10. Chiedi alla polvere - John Fante 
Buona lettura a tutti
Cri

venerdì 20 aprile 2012

Ora leggo: Scrivere

Per questo VENERDÌ DEL LIBRO voglio consigliarvi un titolo che sto leggendo proprio in questi giorni e di cui sono soddisfatta. Indicato sopratutto per gli aspiranti scrittori, credo sia piacevole anche per i semplici appassionati come me, che si dilettano a scrivere storielle e racconti. Il libro è questo:

Titolo: Scrivere. Lezioni di scrittura creativa
Autore: Anne Lamott
Traduttore: Silipigni C.
Editore: De Agostini
Data di Pubblicazione: Settembre 2011
ISBN-13: 9788841867198
Pagine: 240
Formato: rilegato
Genere: Linguistica






Riporto qualche indicazione dalla quarta di copertina, magari può aiutarvi a capire se è un libro che fa per voi:
"Ma non si può insegnare a scrivere", mi dicono. Io rispondo: "E tu chi cavolo sei, il Magnifico Rettore dell'Università di Dio?". La scrittura ha moltissimo da offrire ed è piena di sorprese. La più bella e preziosa è che imparare a scrivere vuol dire anche, e prima di tutto, imparare a vivere. Perché ogni testo è una spy story disseminata di indizi a carico dell'autore, che allo stesso tempo ci dice qualcosa di noi, ci dice quello di cui abbiamo bisogno, che vogliamo sapere: che genere di persone siamo, che cosa conta davvero, di cosa abbiamo paura, qual è la posta in gioco. Ecco perché gli uomini e le donne scrivono (e leggono), mentre i pidocchi, per dire, hanno tutt'altri interessi. E scrivere è un'impresa disperata e insieme magica, come la vita. Conviene mettersi il paio di scarpe comode che raccomandava Cechov e fare un passo alla volta. Appuntare su un taccuino le cose da fare e quelle da evitare: guardarsi intorno, non barare, darsi un obiettivo raggiungibile, fidarsi dell'istinto, non prendersi troppo sul serio e vuotare il sacco, cioè dare, dare tutto. La pepita d'oro che cercavamo da tempo è dietro la sola porta che non abbiamo mai aperto. Anne Lamott ci tende la mano e ci aiuta a varcare la soglia, con humour e grazia. È un dono non previsto e perciò più gradito, dal quale non ci aspettavamo tanto spasso.

Con questa proposta partecipo all'iniziativa di homemademamma

mercoledì 11 aprile 2012

Perchè scrivere




Navigando alla ricerca di nuovi libri da leggere ho scoperto Il viaggiatore più lento di Enrique Vila-Matas. Ho scaricato un estratto e me ne sono innamorata.
Nell'introduzione del suo taccuino, racconta cosa lo ha spinto a diventare uno scrittore (il sogno che condivido credo con milioni di persone) e fa una piccola apologia dell’arte della scrittura.
Se non avete voglia di scaricarvi l’estratto vi regalo di seguito qualche piccola perla:

Sono stato spesso costretto a rispondere a chi mi domanda perché scrivo. All’inizio, quando ero molto giovane e timido, utilizzavo la breve risposta che a questa domanda dava André Gide: “Scrivo per essere letto”.

...Oggi so benissimo perché desideravo essere come Malraux. Perché questo scrittore, oltre ad avere un’espressione da uomo navigato, si era costruito una fama di avventuriero e di persona bendisposta verso la vita, quella vita che avevo davanti e alla quale non volevo rinunciare.
Quello che allora ignoravo era che per essere scrittore bisognava scrivere e, per di più, scrivere come minimo molto bene, qualcosa per cui bisognava armarsi di coraggio e, soprattutto, di una pazienza infinita, quella pazienza perfettamente descritta da Oscar Wilde: “Ho trascorso tutta la mattina a correggere le bozze di una mia poesia, e ho tolto una virgola. Nel pomeriggio, l’ho rimessa”.
Tutto ciò lo spiega benissimo Truman Capote nella sua celebre prefazione a Musica per camaleonti, quando dice di essersi messo un giorno a scrivere senza sapere che si sarebbe legato per tutta la vita a un padrone nobile ma implacabile: “All’inizio era molto divertente. Smise di esserlo quando scoprii la differenza tra scrivere bene e scrivere male; in seguito feci un’altra scoperta, ancora più allarmante: la differenza tra scrivere bene e la vera arte; è sottile, ma brutale”...

È qualcosa di terribile ma che consiglio a tutti, perché scrivere è correggere la vita – anche se si corregge una sola virgola al giorno –, è la sola cosa che ci protegge dalle ferite insensate e dai colpi assurdi inferti dall’orrenda vita reale (proprio perché è orrenda, il tributo che si deve pagare per scrivere e rinunciare a una parte della vita vera, non è così duro come si potrebbe credere).
Uno scrittore deve puntare al massimo e sapere che l’importante non è la fama o l’essere scrittore, ma scrivere, legarsi per sempre a un padrone nobile ma implacabile, un padrone che non fa concessioni e che porta i veri scrittori sulla strada dell’amarezza, come ben si coglie in frasi come questa di Marguerite Duras: “Scrivere significa cercare di capire che cosa scriveremmo se scrivessimo”.

Oppure, come diceva Italo Svevo, è la cosa migliore che possiamo fare in questa vita e, proprio per questo, dovremmo desiderare che la facessero tutti: “Quando tutti lo comprenderanno con la chiarezza ch’io ho, tutti scriveranno. La vita sarà letteraturizzata. Metà dell’umanità sarà dedicata a leggere e studiare quello che l’altra metà avrà annotato. E il raccoglimento occuperà il massimo tempo che così sarà sottratto all’orrida vita vera. E se una parte dell’umanità si ribellerà e rifiuterà di leggere le elucubrazioni dell’altra, tanto meglio. Ognuno leggerà se stesso”.

Se si leggono gli altri e se ci si legge, vedo poco spazio per le esplosioni belliche, e molto, in compenso, perché un uomo mostri la sua predisposizione a rispettare i diritti degli altri, e viceversa.
Non c’è niente di meno aggressivo di un uomo che abbassa lo sguardo per leggere il libro che ha in mano. Bisognerebbe partire alla ricerca di questo raccoglimento universale.
Mi si dirà che è un’utopia, ma solo nel futuro tutto è possibile.
E. V.-M., autunno 2000

Che ve ne pare?
Per quanto mi riguarda credo proprio che lo andrò a comprare!

venerdì 6 aprile 2012

Venerdì del libro: Wally nella macchina del tempo

Oggi la mia proposta è rivolta ai bambini e al loro spirito di osservazione!

Autore: Martin Handford
Editore: L'Ippocampo
Data di Pubblicazione: 2010
ISBN-13: 9788896968215
Pagine: 32
Reparto: Bambini e ragazzi
Età di lettura: da 6 anni.

Attratta dai disegni e la simpatia di Wally ho proposto questo libro ai miei bambini. Si sono divertiti come pazzi a cercare in ogni pagina Wally e i Wallini mimetizzati negli incredibili disegni di Martin Handford.
In questo volume della saga, il protagonista è caduto nella macchina del tempo e lo vediamo attraversare diverse ere: dopo un salto nella preistoria, eccolo catapultato nell'epoca dei Faraoni a risolvere l'enigma delle piramidi, per poi ritrovarsi nel bel mezzo dell'arena fra i gladiatori e i leoni dell'Antica Roma.

Elly e Pilo lo hanno trovato davvero gustoso.

Auguri di Buona Pasqua a tutti!
Cri

martedì 3 aprile 2012

Parole che... suonano gentili


Buona Giornata!

Due parole facili facili, che ci hanno insegnato già prima della I elementare eppure così rare da suonare sconosciute. Avete mai provato a pronunciarle entrando o uscendo da un ufficio, ad un collega, ad un impiegato che vi serve, ad un vicino di casa incontrato sul pianerottolo?

Se lo avete fatto vi sarete accorti di quanto questo augurio li lasci tanto spiazzati. Ma perchè? Io lo faccio con i miei colleghi e tutti, ogni volta, mi guardano come se fossi una marziana. Poi sul loro volto, passando per un'espressione stupita, si disegna un timido sorriso.
È come se prendessero coscienza solo allora che sono essere umani, che una nuova giornata è iniziata e che tra le varie opzioni c'è anche quella di affrontarla con un sorriso, con pazienza e gentilezza.
Già, perchè di solito tutti scelgono l'altra opzione: muso lungo e fronte corrugata fino a sera.

Fate la prova, quante persone siete riusciti a stupire?

venerdì 30 marzo 2012

Ho letto: Oceano mare

Per questo weekend voglio parlarvi di un titolo che, in realtà, non mi ha entusiasmato molto ma che credo possa piacere a qualcuno di voi. Si tratta di un nome importante, ma che non avevo mai letto.



Oceano mare
Dettagli del libro
Titolo: Oceano mare
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Bur
Data di Pubblicazione: ottobre 1997
ISBN-13: 9788807819681
Pagine: 227
Formato: brossura
Reparto: Narrativa contemporanea
Voto: **


Molti anni fa, nel mezzo di qualche oceano, una fregata della marina francese fece naufragio. 147 uomini cercarono di salvarsi salendo su un'enorme zattera e affidandosi al mare. Un orrore che durò giorni e giorni. Un formidabile palcoscenico su cui si esibirono la peggior ferocia e la più dolce pietà. Molti anni fa questo e altri destini incontrarono il mare e ne rimasero segnati. Oceano mare li racconta perché, ad ascoltarli, si sente la voce del mare. Lo si può leggere come un racconto a suspense, un poema in prosa, un conte philosophique, un romanzo d'avventure. In ogni caso, vi domina la gioia rapinosa di raccontare storie.
Questa è stata la presentazione del libro che me lo fece comprare diversi anni fa.

Per anni non sono riuscita a leggerlo, come iniziavo mi trovavo in stato di confusione e poi avevo sempre altri titoli che avevo fretta di leggere.
Complice la Sfida LeggiAmo l’ho inserito nella mia lista alla voce 7 libri tra quelli che rimandiamo da sempre e che non abbiamo mai terminato  e l’ho ripreso in mano.
Ho resistito, ho superato le prime 50 pagine e mi sono detta che potevo arrivare fino in fondo (io odio abbandonare i libri ma con questo mi era successo). La scorsa settimana l’ho finito.

In realtà ho scoperto che non si parla affatto del naufragio della zattera, o meglio, se ne parla ma è solo uno degli episodi contenuti nel romanzo. È stata completamente fuorviante per me la presentazione in quarta di copertina.
In realtà, sullo sfondo del mare, unico filo conduttore che percorre tutte le storie, il lettore incontra diversi strani personaggi, a volte surreali. C’è il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, Elisewin che nel mare cerca la cura al suo male di vivere
Personaggi che vanno e vengono, li ho persi e poi ritrovati più avanti, sempre più confusa alla ricerca di una trama che alla fine ho capito non esserci proprio. Più che un romanzo mi sono trovata davanti a tanti piccoli racconti, più trame troppo scollegate tra loro.
Oltre a questa assenza di trama la mia lettura è stata ostacolata da una struttura narrativa complessa, da uno stile che a volte probabilmente voleva essere poetico con continui a capo e parole ripetute mille volte.
Trovo che la scrittura di Baricco sia molto particolare, a volte difficile da seguire, densa di punteggiatura che sembra tesa a inseguire il suo pensiero più che far capire  al lettore lo svolgimento della trama.

Ho letto molte recensioni più che positive su di lui ma sono rimasta delusa da questo libro. Forse non ero pronta ad affrontarlo, non mi trovavo nel momento giusto per leggerlo (sono molto umorale in questo).
Se all’inizio volevo dargli una sola stellina, la seconda se l’è meritata per le ultime pagine , soprattutto per il sorriso che mi ha strappato sul finale delle vicende del professor Bartleboom.
Siccome penso di essere io in difetto, e di non essere riuscita a capire lo scrittore,voglio dargli una seconda possibilità e comprare presto un altro suo libro.
Voi cosa mi consigliate?

Vi lascio con qualche passaggio che, nonostante tutto, mi ha colpita o mi è piaciuto:
… una ragazzina troppo fragile per vivere e troppo viva per morire…
(frase più o meno identica mi aveva colpito nel libro della Mazzantini Nessuno si salva da solo)

Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro e, e ti salverai.

Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c’è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro,  alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.

... Venivano dai due più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l’universo, e invece nemmeno si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso...

Perfino tu, a poco a poco, hai cessato di essere un desiderio e sei diventato un ricordo.

Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perchè il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità.

Uno fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede.

Spero a qualcuna di voi possa piacere di più, con questo libro partecipo all'iniziativa di homemademamma.
Al prossimo libro
Cri